La croce ortodossa è una versione della croce molto particolare e ricca di elementi simbolici che la rendono semplicemente unica nel suo genere. Ogni linea acquista un significato importante e per questo viene considerata una delle più profonde rappresentazioni di Gesù sulla croce.

In questo articolo vogliamo portati alla scoperta della croce ortodossa esplorando poco per volta le sue linee per comprendere il suo significato. Sei curioso di saperne di più? Continua a leggere!

La storia della croce ortodossa

La croce ortodossa è caratterizzata dalla presenza di barre trasversali che trasmettono un significato profondo ai fedeli. La linea verticale infatti, è attraversata da tre barre trasversali e ciascuna permette di rappresentare in modo stilizzato la crocifissione di Gesù.

La croce presenta una targa nella barra più alta nella quale troviamo la scritta “Gesù Cristo Re dei Giudei” (INRI in latino o INBI in greco). Questa scritta fu richiesta da Pilato che ne ordinò l’affissione per schernire il Salvatore. La barra bassa, che nell’iconografia russa è diagonale mentre in quella greca ha la funzione di poggiapiedi.

L’inclinazione della barra inferiore ha un significato simbolico, poiché rappresenta l’ascesa al cielo di Cristo e il concetto che “La Croce è Bilancia di Giustizia”. La realtà è che la croce ortodossa nasconde infiniti simboli e segni nascosti sia nella sua forma particolare ma anche nelle decorazioni con cui viene abbellita.

Le prime rappresentazioni della croce ortodossa con la caratteristica barra bassa diagonale sono state individuate a Gerusalemme, Costantinopoli e nella regione dei Balcani, ma con la barra inclinata nell’altro verso.  Questo ci lascia intendere anche un significato diverso della barra, inclinato verso l’alto quasi a voler rappresentare l’ascesa tramite la Passione, invece del messaggio di condanna.

Sempre nelle prime rappresentazioni della barra alta è molto difficile trovare l’iscrizione INRI, presente invece nelle croci dell’Europa dell’est degli ultimi secoli, sostituita invece dalla scritta “Il Re della Gloria”.

Vediamo oggi come viene rappresentata la croce e i significati delle sue linee.

Croce ortodossa (fonte: http://www.sentiericona.it)
Croce ortodossa (fonte: http://www.sentiericona.it)

L’immagine del Signore crocifisso

Come nella croce cattolica, l’immagine di Cristo in croce serve a ricordarci costantemente che Lui è morto per noi e che è risorto dai morti. In questa rappresentazione, Gesù non porta la corona di spine, e i suoi piedi sono inchiodati con due chiodi. Inoltre, dietro il corpo di Cristo è presente una lancia, a indicare quella che gli trafisse il costato,  e una spugna su un palo fatto di canna, a ricordare quella che fu imbevuta di aceto e fiele e fu offerta a Cristo da bere.

Sul fianco di Gesù vengono raffigurati il sangue e l’acqua che escono dal suo costato. Sotto i suoi piedi ci sono quattro lettere appartenenti all’alfabeto slavonico che significano: “Il luogo del cranio è diventato il paradiso”. Infatti, nascosto in una caverna sotterranea troviamo il “cranio di Adamo”. Questo simbolo serve per ricordarci che Adamo, nostro progenitore, non è potuto entrare in paradiso a causa dell’albero dal quale si è ingiustamente cibato. Cristo è il nuovo Adamo, ci porta la salvezza e il paradiso per messo dell’albero della Croce. Sullo sfondo è rappresentata la città di Gerusalemme poiché fu crocifisso al di fuori delle mura della città.

La barra superiore della croce ortodossa

Come anticipato, la barra superiore è il punto in cui compare la scritta che Pilato ordinò di appendere per scherno sopra il capo di Cristo sulla Croce. Su questa targa era scritto: “Gesù di Nazaret, Re dei Giudei” in ebraico, greco e latino. In alcuni casi questa scritta è rimpiazzata da un’iscrizione cristiana: “Il Re della Gloria”. Nell’immagine tradizionale della croce ortodossa questa dicitura è posizionata sotto le ginocchia degli angeli.

Significato della barra centrale della croce

La barra centrale è quella in cui sono state inchiodate le mani di Gesù. Sugli angoli superiori troviamo delle raffigurazioni del sole, a sinistra, e della luna, a destra, che ci ricordano le parole del profeta Gioele: “Il sole si muterà in tenebra, e la luna in sangue.” (Gl 2:31)

L’iscrizione: “Il Figlio di Dio” è disposta ai lati del capo di Cristo. Sotto le sue braccia invece possiamo leggere: “Ci prosterniamo davanti alla tua Croce, o Sovrano, e glorifichiamo la tua santa Risurrezione”.

Infine, sull’aureola di Gesù troviamo le lettere greche che significano “L’Esistente” o “Colui che è”. Questo serve a ricordare che Cristo è lo stesso Dio che si è identificato con queste esatte parole a Mosè nell’antica legge.

La barra diagonale inferiore

Proseguendo troviamo la barra diagonale, il suppedaneo, un piedistallo che dona supporto ai piedi di Gesù. Ci sono alcuni pareri contrastanti in merito. Alcuni ritengono che nella Croce non vi era alcun supporto, ma nella croce ortodossa rappresenta un elemento necessario, degno di venerazione e a cui si lega un’allusione profetica “Adoriamo lo sgabello dei suoi piedi” (Salmo 98:5).

Le preghiere dell’Ora Nona

Nelle preghiere dell’Ora Nona la chiesa paragona la croce a un sorta di bilancia della giustizia, soprattutto per via della barra disposta in diagonale: “In mezzo ai due ladroni la tua Croce è stata bilancia di giustizia: per l’uno, che fu spinto all’inferno dal peso della sua bestemmia, ma anche per l’altro, che fu alleggerito delle colpe per la sua conoscenza della teologia; Cristo Dio, gloria a te.”

I Padri della Chiesa hanno cercato di rendere tangibile l’idea che colui che è infedele, in questo caso il ladrone infedele, non avrà posto nel paradiso ma sarà destinato a una vita eterna all’inferno per via della sua bestemmia e attraverso il giusto giudizio di Dio, rappresentato dalla punta inferiore della barra. Il buon ladrone invece, troverà posto in paradiso per via del suo pentimento e della sua lode a Dio, rappresentato simbolicamente dalla punta superiore).

Come avrai capito dunque, ad avere un significato profondo non è solo la struttura della croce ortodossa. Questo simbolismo è rafforzato dalle decorazioni che possiamo osservare nelle diverse sezioni della croce.

Differenza tra croce cattolica e croce ortodossa

Le differenze che ci permettono di distinguere le due croci riguardano in particolare le decorazioni e la struttura della croce. Se in quella ortodossa è molto facile trovare decorazioni simboliche che riportano alla mente particolari passaggi che hanno caratterizzato la storia della religione cristiana, la croce cattolica è caratterizzata dalla presenza del Cristo e targa con l’iscrizione “INCI”.

La struttura è pressoché simile, se non per la barra inferiore obliqua che in quella ortodossa racchiude un significato importante mentre in quella cattolica non è presente.

Una tipologia di croce che assomiglia, per decorazioni, alla croce ortodossa è quella di San Damiano. Questa è una croce che possiamo trovare facilmente dipinta con scene e riferimenti che ricordano alcuni aspetti essenziali della religione.

La croce è un simbolo della religione cristiana che non può mancare nella casa di un fedele. Sul nostro sito puoi trovarla in diversi materiali, dimensioni e tipologie. Visita la pagina dedicata alla Santa Croce e scegli quella più giusta per te!