Il crocifisso è uno dei simboli più importanti per un fedele. Rappresenta l’immagina del sacrificio che Gesù ha fatto per noi e ci ricorda quanto è grande l’amore che ha per noi cristiani. La religione cattolica è ricca di simboli che in qualche modo ci aiutano a ricordare aspetti importanti e ci consentono di identificarci in quanto cristiani. Tra questi, la croce è senza dubbio quello più identificativo.

In questo articolo vogliamo mostrarti quali sono le 5 topologie di croci che non possono mancare nella casa di un fedele. Continua a leggere!

L’importanza del simbolo della croce

Avere un crocifisso in casa per alcuni è una scelta, per un cristiano rappresenta una necessità e un obbligo. Come abbiamo detto, il crocifisso è il simbolo del sacrificio del Signore, allontana il male in tutte le sue forme e ci fa sentire circondati dell’amore di Dio e racconta il momento esatto della sua morte. Nella maggior parte dei casi Gesù è raffigurato seminudo, con il capo reclinato sulla spalla, la fronte cinta da una corona di spine. Le mani sono inchiodate ai bracci della croce e i piedi al fusto. Osservandolo bene, puoi notare che due dita della mano destra sono piegate a indicare il numero due, per simboleggiare la seconda persona della SS. Trinità.

Gesù mostra sul costato la ferita inferta da Longino e quasi sempre, appena sopra la sua testa è infissa l’insegna I.N.R.I., ovvero le iniziali della scritta “Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum”, che significa “Gesù il Nazareno, Re dei Giudei“. Questa dicitura rappresenta il Titulus crucis, ovvero la motivazione della condanna a morte, che in questo tipo di esecuzioni doveva essere obbligatoriamente indicata.

Questa è la rappresentazione tipica. Nel tempo si sono sviluppate diverse iconografie che rappresentano la Crocifissione, come ad esempio il Christus triumphans, ovvero il Cristo trionfatore sulla morte, che è vivo in croce ed è posto in posizione frontale con la testa eretta e gli occhi aperti, diffusa a partire del XII secolo. Oppure il Christus patiens d’ispirazione bizantina, diffuso a partire dal XIII secolo, che raffigura Cristo in una veste sofferente con la testa reclinata sulla spalla, il corpo contratto negli spasmi dell’agonia e gli occhi chiusi dal dolore.

Tra i crocifissi moderni possiamo citare i crocifissi stilizzati, con linee gradevoli ed eleganti, semplici ed essenziali, caratterizzati dal design unico e nuovo.

La diverse rappresentazione del crocifisso

Il crocifisso è ancora oggi un simbolo cristiano molto forte ed è rimasto estremamente fedele ai modelli Medievali. Nonostante questo, ci sono state tante rivisitazioni nel corso dei secoli, in particolare legate allo stile artistico adottato dall’esecutore dell’opera, ai materiali a disposizione, ma anche alle espressioni devozionali tipiche del luogo e del momento in cui si deve realizzare.

Nel sud d’Italia ad esempio, le immagini del crocifisso sono molto crude e forti, così come nel Sud America e in Messico. Qui Gesù viene rappresentato estremamente sofferente e umiliato, circondato da soldati che si prendono gioco di lui e condannato dai potenti. Questa immagine è la trasposizione del destino di persecuzioni patito da questi stessi popoli.

Al di là delle rappresentazioni specifiche della croce, ci teniamo a ricordare che tenere un crocefisso in casa è un modo per ricordare sempre il sacrificio di Gesù, il suo immenso grande amore per noi, ma è anche un modo per tenere lontano il male, poiché ricordiamo che questo è il simbolo per eccellenza della sconfitta definitiva di Satana.

Esistono crocifissi di ogni dimensione e realizzati con qualsiasi materiale, come il metallo, il legno o il vetro. Da Giotto, a Michelangelo, a Cimabue, la storia dell’arte è ricca di esempi di rappresentazioni artistiche molto diverse tra loro dalla pittura al bassorilievo. Tutti si congiungono nel significato profondo che questo simbolo rappresenta per noi cristiani.

Ed ecco perché ancora oggi, nelle nostre case, lo troviamo diffuso ampiamente in ogni sua forma. Ti stai chiedendo quali sono i modelli più comuni? Vediamoli subito assieme.

1. La croce di San Benedetto

La croce di San Benedetto, diffusa anche sotto forma di medaglia, è un potente sacramentale riconosciuto dalla chiesa. Viene usata come strumento di esorcismo e liberazione dalle influenze del demonio. La medaglia è incisa su entrambi i lati. Da un lato mostra San Benedetto che tiene con la mano destra la croce e nella sinistra il libro che contiene la Regola monastica promulgata dal santo. Al suo interno sono presenti altri simboli che richiamano in particolare episodi di vita di San Benedetto. Sul retro troviamo invece una grande croce circondata da parole con un forte potere esoterico.

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2. Croce di San Damiano

La croce di San Damiano custodisce al suo interno numerosi riferimenti ed è il simbolo davanti al quale San Francesco d’Assisi ricevette la chiamata del Signore. Questo crocifisso viene usato dai francescano come simbolo della loro missione inviatagli da Dio.

La croce di San Damiano è molto particolare, poiché rappresenta Gesù allo stesso tempo ferito e forte. Qui viene raffigurato secondo l’iconografia del Christus Triumphans, ovvero Gesù che trionfa sulla morte. Non a caso, tra i vari simboli, è presente anche l’aureola sulla sua testa che anticipa il significato della croce glorificata. Il colore luminoso del suo corpo è in contrasto col rosso scuro e il nero attorno e permette di accentuare l’importanza di Gesù. Sopra la sua testa troviamo la scritta in latino con delle abbreviazioni che significano “Gesù nazareno re dei giudei”.

3. Crocifissi da tavolo

Oltre ai crocifissi da parete, anche i modelli da tavolo sono ampiamente diffusi nelle case dei fedeli. Solitamente li troviamo sul comò in camera da letto oppure sul tavolo della sala da pranzo. Non importa dove viene posizionato, ciò che conta è ricordarsi che non si tratta di un soprammobile da mostrare con vanto a parenti e amici, si tratta invece di un simbolo prezioso che ci permette di parlare con Dio in ogni momento della giornata.

Anche in questo caso ne esistono di diversi modelli, dimensioni e materiali. Alcuni fedeli preferiscono forme più classiche altri invece scelgono soluzioni più moderne ed eleganti.

4. Crocifissi in legno

Quando si parla di crocifissi non possiamo non citare quelli in legno. Sono senza dubbio la versione più classica in assoluto e possono essere realizzati anche con legni pregiati. Il legno d’ulivo, il ciliegio e l’abete sono tra i più utilizzati, ma esistono soluzioni meno diffuse ed estremamente ricercate, come ad esempio il Crocifisso di Medjugorje in legno d’abete su radice. Anche in questo caso poco importa la tipologia del legno usato, ciò che conta è il significato che questo simbolo porta con sè.

5. La croce Tau da muro

Il Tau, è il simbolo della Redenzione e della Croce e la troviamo spesso sotto forma di Tau da parete, realizzati in materiali diversi, ulivo, ceramica, corteccia, pelle tutti adatti per essere appesi al muro. La stessa croce è molto diffusa anche come ciondolo, realizzata in legno o con metalli preziosi. Questo simbolo è sicuramente più semplice ed essenziale rispetto ad altre tipologie e forse anche per questo lo ritroviamo spesso come accessorio da indossare e portare sempre con sè.

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