Il culto della Madonna è uno dei più diffusi non solo in Italia ma in tutto il mondo. La figura di Maria è emblematica e ricca di virtù che vengono celebrate in particolare dal culto mariano. Dalla Madonna Miracolosa, alla Madonna di Fatima, i riferimenti alla Madre Vergine sono tanti e ricchi di significato. Oggi vogliamo raccontarti la storia del culto della Madonna delle Grazie.

Sei pronto a scoprire cosa rappresenta per i cristiani e quali sono le città che celebrano con maggior fervore la sua festa? Allora continua a leggere!

Come nasce il culto della Madonna delle Grazie

Il nome Madonna delle Grazie riferito a Maria ha una duplice valenza. Da un lato si riferisce alla maternità di Maria, ovvero il suo essere madre di Cristo, la Grazia divina discesa tra gli uomini per condurli alla salvezza eterna. Dall’altro lato, si fa riferimento alle Grazie che Maria garantisce agli uomini intercedendo per loro dinnanzi a Dio Padre onnipotente.

La Madonna delle Grazie rispecchia l’immagine di una madre benevola e affettuosa, colei che nasce immacolata e affronta il tragico destino di diventare orfana del proprio figlio e per questo ha assunto il diritto di invocare Dio in nome di tutti gli uomini. Sono queste le ragioni che spingono i fedeli di tutto il mondo al culto della Madonna delle Grazie.

In Italia i luoghi in cui si festeggia sono numerosissimi, con modalità diverse tra loro in base alle proprie tradizioni. Queste feste e celebrazioni coincidono in molti casi con altre manifestazioni del culto mariano, e spesso si ricollegano alle apparizioni oppure ad eventi miracolosi che hanno visto come protagonista la Madonna delle Grazie.

Come abbiamo detto, la figura della Madonna delle Grazie è l’immagine di un ideale di donna che in qualche modo è addirittura precedente alla figura di Maria stessa. Infatti era già presente nel Vecchio Testamento, ma è in lei che ha trovato una vera e propria consacrazione: lei è portatrice di una fede umile, l’ascolto della Parola di Dio ed infine, l’accettazione incondizionata della volontà di Cristo.Tutto il popolo cristiano riconosce nella Madonna delle Grazie, la Madre del Signore e la Donna umile e obbediente.

Solo per lei è nato il culto mariano che vede nel suo cuore il suo significato più autentico di questa Madre amorevole. Nelle chiese, nelle case e nei luoghi di culto sono presenti statue bellissime e di grande pregio che rievocano in modo garbato e gentile la sua immagine.

L’origine del nome

Abbiamo detto che il nome “Madonna delle Grazie” può essere inteso sotto due aspetti: la madre di Gesù Cristo e Regina di tutte le Grazie, l’unica in grado di intercedere per noi con Dio. Ed è proprio quest’ultimo significato che ha fatto colpo sulla devozione popolare. Maria è in grado di ottenere ciò di cui abbiamo bisogno per l’eterna salvezza.

Ma come nasce questo nome? Il titolo di Madonna delle Grazie ha origine nell’episodio biblico conosciuto come “Nozze di Cana”: è Maria che spinge Gesù a compiere il miracolo e sprona i servi dicendo loro “fate quello che Lui vi dirà”.

Nel corso dei secoli incontriamo numerosi poeti e santi che richiamano la grandissima intercessione che Maria opera tra l’uomo e Dio. Pensiamo ad esempio a San Bernardo, che nel suo Memorare scrive “non s’è mai udito che qualcuno sia ricorso a te e sia stato abbandonato”. Dante invece, nel XXXIII Canto del Paradiso, attribuisce a San Bernardo una preghiera alla Vergine divenuta famosa. La preghiera recita così:

“Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz’ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.”

La festività liturgica della Madonna delle Grazie

Nel calendario liturgico della chiesa cattolica non è presente una festa specifica dedicata alla Madonna delle Grazie. Questo titolo viene associato a diverse feste mariane legate alle consuetudini locali e alla storia dei singoli santuari.

In Italia troviamo molti luoghi che dedicano alla Madonna delle Grazie la data tradizionale della festa della Visitazione di Maria a Elisabetta il 2 luglio oppure all’ultimo giorno del mese di maggio. Originariamente la festa si svolgeva il lunedì in Albis, in un secondo momento fu spostata al 2 luglio e ancora oggi viene mantenuta la tradizione di festeggiare in questa data nella maggior parte delle località che venerano la Madonna delle Grazie.

In altre città la festività ricorre il 26 agosto, il 9 maggio oppure ha una data mobile e ricade la terza domenica dopo Pentecoste.

Abbiamo scelto 3 città in Italia che celebrano la festa delle Madonna delle Grazie: Città di Castello, Gela e Sassari.

Città di Castello e il Santuario della Madonna delle Grazie

A Città di Castello è presente il santuario della Madonna delle Grazie, nel rione San Giacomo, nel pieno del centro storico della città. La costruzione del luogo di culto iniziò nel 1306 per opera dei frati Servi di Maria e la chiesa fu consacrata il 16 novembre 1381.

Nel 1456 Giovanni di Piamonte, un noto allievo di Piero della Francesca e suo fidato collaboratore negli affreschi realizzati a San Francesco di Arezzo, dipinse una tavola che raffigura la Madonna in trono con il Bambino tra i santi Filippo Benizi e Florido. Attorno a questa immagine si creò una profonda devozione popolare, tanto che intorno al 1480 il comune mise a disposizione il terreno per costruire una cappella in prossimità della chiesa.

Oggi la chiesa è un santuario mariano cittadino e diocesano.

Gela: la festività religiosa più sentita

La popolazione gelese è piuttosto devota a Maria SS. delle Grazie anche se la patrona della città è la Madonna dell’Alemanna. La Santa si venera nella Chiesa dei Cappuccini risalente al 1300 che, nonostante le opere di ampliamento, risulta essere troppo piccola per accogliere le migliaia di fedeli. Ogni anno, nella giornata del 2 luglio, ci si reca nella città di Gela per celebrare la Madonna delle Grazie.

Si tratta di una festa molto particolare per via della lunga processione che accompagna il simulacro ottocentesco per le vie principali della città alta. Molti fedeli decidono di procedere scalzi, pregando e portando in mano un grande cero decorato. Durante il corteo, il simulacro si ferma a intervalli regolari per permettere lo spoglio dei bimbi bisognosi di una grazia o già graziati. Questo è un momento di grande gioia e commozione. La giornata si apre con la messa mattutina e la “maschiata” di mezzogiorno, si chiude solo dopo la mezzanotte con il rientro del simulacro in chiesa e i giochi pirotecnici sul mare.

Sassari e la patrona della città

La Madonna delle Grazie è la patrona della Città di Sassari e del gremio dei Massai, una delle più antiche corporazioni di arti e mestieri cittadine. Si ricorda liturgicamente il 9 maggio, il giorno nel quale fu incoronata dal Capitolo Vaticano, nel pieno rispetto del voto fatto nel 1943 per far cessare i bombardamenti sulla città.

Il simulacro della Vergine venne ritrovato miracolosamente nella piazza della Chiesa di San Pietro in Silki durante una predicava del beato Bernardino da Feltre, nel punto in cui oggi sorge una colonna celebrativa, venerato l’ultima domenica di maggio.

Nel corso della celebrazione, il simulacro viene portato in una suggestiva processione che inizia nel Duomo e raggiunge la Chiesa di San Pietro in Silki. La sera che precedente la processione, dopo la messa, i vigili urbani e il Sindaco si recano nel Santuario per prelevare il simulacro che viene trasferito all’interno del Duomo, da dove la sera seguente partirà la processione.

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